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Martedì 30/09/2025
a cura di AteneoWeb S.r.l.
Se ci fosse un solo indicatore di bilancio in grado di catturarernl'attenzione di chi investe capitale in un'azienda, quello sarebbe quasirncertamente il ROE, acronimo di return on equity.
Questo indice, esprimendo la redditività del capitale proprio, risponde in modo diretto e sintetico alla domanda più importante per un socio o un imprenditore: "quanto sta rendendo il capitale che ho investito (o reinvestito) nella mia attività?". La sua popolarità non deriva dalla sua semplicità, ma dalla sua capacità di riassumere in un'unica percentuale l'efficacia con cui l'intera gestione aziendale (operativa, finanziaria e fiscale) riesce a generare valore per la proprietà.
Comprendere a fondo il ROE significa avere una visione chiara non solo del risultato finale, ma anche delle leve che lo determinano, un aspetto cruciale per la gestione strategica di qualsiasi pmi.
Il calcolo del ROE è apparentemente semplice: si ottiene dividendo l'utile netto per il patrimonio netto dell'azienda:
ROE = Utile Netto / Patrimonio Netto
L'utile netto è il risultato finale del conto economico, ciò che residua dopo aver pagato tutti i costi, gli ammortamenti, gli oneri finanziari e le imposte.
Il patrimonio netto, invece, rappresenta il valore contabile dei mezzi propri, ovvero la somma del capitale versato dai soci e degli utili accumulati e non distribuiti nel tempo. Il risultato, espresso in percentuale, indica quanti euro di profitto netto l'azienda è stata in grado di generare per ogni 100 euro di capitale investito dalla proprietà.
Un ROE del 15% significa che per ogni 100 euro di capitale proprio, l'azienda ha prodotto 15 euro di utile.
Ma perché questo indicatore è così potente? La sua forza risiede nel fatto che funge da perfetto termometro della creazione di valore.
Per un imprenditore, il capitale investito nella propria PMI rappresenta un'alternativa ad altri impieghi, come investimenti finanziari o immobiliari. Il ROE permette di confrontare il rendimento dell'attività aziendale con il rendimento di questi investimenti alternativi, tenendo conto del diverso profilo di rischio. Se un investimento a basso rischio offre un rendimento del 4%, una PMI, che per sua natura comporta un rischio d'impresa significativamente più alto, dovrà necessariamente presentare un ROE molto più elevato per giustificare l'impegno e il rischio assunti. Un ROE costantemente superiore al rendimento di investimenti alternativi a parità di rischio è un chiaro segnale che l'azienda sta creando valore per i suoi proprietari.
Tuttavia, fermarsi al solo valore del ROE può essere fuorviante.
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